Tirreno Pontedera 05 Giugno
Verdura e cibo di giornata con l'app nata a Navaccio
MySpesa è la start-up vincitrice del contest Startup In The Box del polo tecnologico. Prodotti di giornata dei produttrori locali senza spreco di alimenti e inquinamento
LIBERO RED DOLCE 05 GIUGNO 2021
CASCINA. Quando si ordina da casa, specie la spesa, il timore è di vedersi arrivare cibo non perfettamente conservato. E di pagarlo caro. Ed è per riparare a queste "indecisioni" del mercato che Simone Stacchini, 42enne di Fauglia, ha lanciato non più di sei mesi fa la start-up MySpesa, che permette di acquistare prodotti freschi dai produttori locali consegnandola a domicilio o nei punti raccolta. Con un'attenzione speciale alla logistica: un algoritmo calcola in modo efficiente quale prodotto portare prima, evitando sprechi di percorso (inquinamento) e di alimenti (ambiente e commercio). Ed è sulla base di queste premesse, ovvero l'attenzione a innovazione e territorio, ad aver consentito a MySpesa di vincere il contest Startup In The Box indetto dal Polo Tecnologico di Navacchio.
"Noi siamo professionisti del trasporto e del commercio", spiega Stacchini cercando di individuale la peculiarità che differenzia MySpesa da altre imprese di delivery e vendita online già presenti sul mercato. "Da un lato, numeri alla mano, abbiamo dimostrato ai produttori la convenienza del lavorare insieme a noi. I produttori hanno una vetrina a disposizione dove poter esporre i loro prodotti, non avendo tutti a disposizione un e-commerce per la vendita. Dall'altro punto di vista ci siamo concentrati sul servizio di trasporto, sulla logistica. E' lì che abbiamo individuato delle inefficienze e abbiamo visto che si sarebbero potute colmare".
E quando si parla di logistica ci sono pochi ambiti produttivi in grado di rivaleggiare con le competenze e le capacità acquisite negli anni dai porti. Per questo motivo MySpesa ha siglato un accordo di partnership per lo svolgimento di attività di ricerca e sperimentazione con "Cieli" (Centro Italiano di Eccellenza sulla Logistica) dell'università di Genova. Le esigenze di logistica nei porti, la necessità di movimentare flussi di merce enormi e con destinazioni diverse, sono garanzia di qualità dell'algoritmo sviluppato dai ricercatori dell'università ligure, che con i temi della logistica si confrontano da anni con successo.
L'alfiere sul campo di Myspesa è un veicolo elettrico, un camioncino a zero emissioni che rimbalza da un punto all'altro del territorio consegnando agli utenti i prodotti desiderati. Si va sull'app, si mettono i prodotti nel carrello e il gioco è fatto. "E quello che si compra - garantisce Stacchini - arriva garantito dalla catena del freddo. Noi ci poniamo a metà tra l'idea di consegna di Amazon, con camion che partono pieni e arrivano vuoti, e quella del modello dei rider, che si devono organizzare da soli, spesso anche per i mezzi, per portare i prodotti dai vari locali. Con il nostro approccio eliminiamo l'inquinamento, garantiamo la qualità ed evitiamo il problema dello sfruttamento".
Il camioncino di MySpesa è sempre in movimento: l'algoritmo spiega dove andare, quali consegne hanno la priorità per la freschezza (si pensi al pesce o ai gelati) e quando passare dal produttore per non viaggiare vuoto. Stacchini, ospite d'onore al Polo Tecnologico per la consegna del premio alla sua start-up, si presenta ai giornalisti con un cestino di fragole e alcuni fiori di zucca. E va detto: il giallo e l'arancione dei petalo sono ancora di un colore così acceso, nonostante il caldo di ieri, che valgono più di mille parole sull'effettiva freschezza dei prodotti.